Viaggio nella mostra Homo Sapiens

Presso la Torre dei Templari a San Felice Circeo c’è una mostra permanente, dedicata all’Homo Sapiens.
La rassegna espone reperti autentici (manufatti litici, ossei, ceramici, metallici) appartenenti a culture preistoriche e protostoriche regionali ed extraregionali.

Presso la Torre dei Templari a San Felice Circeo c’è una mostra permanente, dedicata all’Homo Sapiens. La rassegna espone reperti autentici (manufatti litici, ossei, ceramici, metallici) appartenenti a culture preistoriche e protostoriche regionali ed extraregionali. Sono presenti faune fossili pleistoceniche e oloceniche e repliche di rari fossili paleoantropologici e di oggetti paletnologici, ed oggetti preistorici ed etnografici provenienti da tutto il mondo. Correlati alla mostra sono alcuni siti molto importanti come la Grotta Guattàri, la Grotta delle Capre, il Riparo Blanc ed altre grotte costiere.

La Mostra fu progettata e attuata a partire dal 1978 dal Centro Studi per l’Ecologia del Quaternario col patrocinio dell’APT di Latina e del Comune di San Felice Circeo usufruendo della collaborazione di Istituti Universitari, del Parco Nazionale del Circeo e di Enti locali. La Mostra, ripetuta e aggiornata ogni anno, ha sede nel primo piano della Torre dei Templari ed è accessibile da una scaletta esterna che sale dal cortile del palazzo baronale ora sede del Comune di San Felice Circeo. La scala conduce altresì ad un grande terrazzo da cui si domina la Piazza più frequentata del Centro Storico. L’esposizione si sviluppa in 5 Sale dai contenuti tematici attinenti ad importanti discipline per la conoscenza della Preistoria generale e locale. Nel primo ambiente sono documentati i fenomeni geomorfologici verificatisi nell’Era Quaternaria in conseguenza alle variazioni climatiche (periodi Glaciali e Interglaciali), figurano testimonianze fossili provenienti dall’area pontina, repliche di rari reperti e rappresentazioni iconografiche. Seguono collezioni di manufatti litici ordinate secondo criteri cronostratigrafici e geografici. Un grande affresco virtuale illustra l’evoluzione dei Primati a partire dai primi mammiferi placentati. La seconda Sala si sofferma sul sito di Grotta Guattari con un diorama che configura in sintesi l’Antro dell’Uomo e il luogo della “deposizione” del cranio neandertaliano. Un terzo, vasto, ambiente introduce i visitatori alle tecniche per la ricostruzione paleoecologica di vari soggetti (riproduzioni di abitazioni preistoriche, di culture mesolitiche, di probabili immanicature di strumenti ed armi) e mostra un campione di terreno riportato “dal vivo” per rappresentare una ricerca “en plein air” ovvero all’aperto, o di campagna. Segue una nuova Sala che ospita grandi reperti fossili talora inseriti nella loro naturale giacitura stratigrafica. L’ultima Sala presenta fra l’altro una sintesi del giacimento neolitico s.l. a ossidiana de “La Casarina” sul Lago di Paola, corredi funerari protostorici, armi e manufatti esotici di epoca storica.

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