La Consulta dei Borghi per lo sviluppo delle periferie

Viene istituzionalizzata la Consulta dei Borghi, grazie all’azione di Fare Latina,dando uno straordinario strumento alle periferie e ai borghi di fondazione per accorciare le distanze rispetto al cuore della città.

Dopo 90 anni dalla fondazione, i Borghi di Latina, quei nuclei, quei villaggi che sono stati l’anima e la spina dorsale di questa città oggi conoscono una nuova vita.

Ritornano seriamente al centro della programmazione e della partecipazione politico amministrativa del comune, dopo che per anni erano stati dimenticati, divisi, depotenziati, o meglio ricordati solo durante le campagne elettorali.

Latina è una città unica caratterizzata proprio dall’esistenza dei borghi di fondazione solo che, come spesso accade chi ha governato ha dimenticato di capitalizzare le unicità del territorio che amministra e rappresenta.

Gli stessi borghi che, spesso, sono noti ai politici di più lungo corso per numero di abitanti e per tessere elettorali, e che dopo la abolizione delle circoscrizioni hanno davvero fatto fatica a trovare un proprio spazio politico dentro la casa comunale.

Ebbene, non è un caso che oggi i Borghi e le periferie hanno uno strumento unico per avere una corsia preferenziale con l’amministrazione comunale: la Consulta dei Borghi.

Dopo anni di lavoro, di attività di presenza sul territorio il gruppo di Fare Latina, supportato da Forza Italia che pure ha sottoscritto la mozione, e della intera maggioranza programmatica, che ringraziamo, ha chiesto al Consiglio comunale, l’assise assoluta dove deve regnare il confronto democratico di una collettività e di un territorio, di istituzionalizzare la Consulta dei Borghi.

La omonima associazione, che ha inspirato la proposta di Fare Latina, è nata ormai 4 anni fa in seno all’associazione Minerva, per poi diventare autonoma e fortemente partecipata dagli abitanti dei borghi che sono diventati veri e propri referenti e sentinelle del loro territorio ed è finalizzata a valorizzare i borghi di fondazione per accorciare quelle distanze, rispetto al cuore della città, che per anni sono state non solo chilometriche ma soprattutto amministrative.

Finalmente, con la votazione di ieri il Consiglio comunale ha potuto dare l’ok alla istituzione della consulta comunale che avrà un ruolo fondamentale all’interno della amministrazione perché sarà composta dalla parte politica, finanche con la partecipazione del delegato ai borghi, e dalle associazioni e dai cittadini con ciò consentendo l’attuazione del metodo partecipativo diretto tanto auspicato da Fare Latina.

Ed ancora. la Consulta dei Borghi avrà un ruolo di indirizzo, di impulso, di proposta, non vincolanti, sulle azioni positive che devono essere messe in campo per lo sviluppo della intera città, sarà un organo di rappresentanza di tutti coloro i quali risiedono nel borgo per accorciare, finalmente, le distanze tra questi nuclei ed il centro città.

Abbiamo finanche previsto delle fasi di lavoro che si articoleranno dalla partecipazione riqualificazione urbanistica, decoro urbano, trasporti, allo sviluppo del turismo culturale dei borghi, anche all’interno del sistema DMO, sviluppo del marketing territoriale fino alla immediata messa in opera del piano dei mercati per supportare la campagna “km zero”, come anticipato in sede di commissione attività produttive.

Un momento importante della vita della città di cui dovevano essere protagoniste tutte la parti politiche. Appare, invece, incomprensibile l’azione di Fratelli d’Italia, che, peraltro aveva anche proposto un emendamento alla mozione poi decaduto avendo abbandonato l’aula, di una parte della Lega, avendo la consigliera Giovanna Miele partecipato al dibattito, e di Latina nel cuore, che con un ingiustificato tentativo di ostruzionismo hanno deliberatamente deciso di non partecipare ai lavori, sottraendosi al confronto che dovrebbe regolare il processo democratico di sviluppo della città.

Spiace dover ricordare alla minoranza che le deboli osservazioni di oggi sulla mozione, particolarmente strumentali e faziose, sono tardive, potevano essere dibattute nell’’unico luogo a ciò deputato e cioè nell’assise comunale, non certo sui giornali con dichiarazioni francamente poco attinenti al tema.

In questo modo una parte della minoranza, palesando, ancora una volta, divisioni e lotte intestine, ha dimostrato la sua mancanza di attaccamento alle radici della città, richiamandole solo per ragioni di convenienza o di anacronistica demagogia. Un atteggiamento che riteniamo irrispettoso non solo delle istituzioni o del massimo organismo rappresentativo della città, ma soprattutto dei residenti dei borghi e dei cittadini tutti.

Tuttavia, nella consapevolezza della assoluta bontà e utilità della consulta dei borghi, siamo fermamente convinti che sarà uno strumento trasversale e partecipativo ove anche gli esponenti della minoranza troveranno collocazione e potranno dare il loro necessario contributo alla programmazione e realizzazione di tutte le azioni positive che saranno realizzate per il bene della nostra città.

 

*Avv. Annalisa Muzio, consigliere comunale Fare Latina

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