Il mare e il ponte nei racconti di Carlo Piano

Il mare e il viaggio, il ponte di Genova e il riscatto di una città nei romanzi di Carlo Piano e nelle parole del padre Renzo durante l’incontro al Circeo.

Un incontro di altissimo spessore, filato via con garbo, elegenza, partecipazione e interesse.
Del resto, i temi trattati, come il mare, l’ambiente, la natura e la tutela e il rispetto dell’ecosistema sono argomenti cari a San Felice Circeo. L’incontro di sabato pomeriggio alla Porta del Parco ha visto il sold out nella civettuola sala, anche perché era un’occasione per ascoltare Carlo Piano, scrittore e giornalista, nonché suo padre, l’archistar Renzo, in videocollegamento, più gli autorevoli interventi di Angelo Favaro, professore di Letteratura italiana a Tor Vergata, e Athena Barbera, editor, giornalista e scrittrice, moderati da Gian Luca Campagna, giornalista e scrittore.

Il sindaco Monia Di Cosimo.

I saluti del sindaco Monia Di Cosimo e del vicesindaco e assessore agli eventi Luigi Di Somma hanno aperto un incontro ricco di spunti e di riflessioni, anche perchè i due amministratori hanno sottlineato “l’importanza di avere in calendario per San Felice Circeo eventi di spessore, con la prospettiva di pianificare una grande stagione estiva, ma intanto è importante accogliere e intrattenersi con appuntamenti di grande qualità anche nell’oggi”.

Il vicesindaco Luigi Di Somma.

L’appuntamento dal titolo ‘Alla ricerca di Atlantide’ ha preso spunto dai libri ‘Atlantide – Viaggio alla ricerca della bellezza’ e da ‘Il cantiere di Berto’. Il primo è stato scritto a quattro mani da padre e figlio, Renzo e Carlo Piano, un viaggio meraviglioso alla scoperta del mondo solcando i mari, ecco cos’è ‘Atlantide’: un lavoro, questo, scritto per ‘vendicarmi di mio padre, quando da ragazzini a me e i miei fratelli ci costringeva a fare da mozzi, senza una lira, sulla barca, durante le vacanze estive” ha ricordato col sorriso Carlo Piano. E poi via scivolano una serie di ricordi, intramezzati dal concetto della bellezza, dell’ancestralità, della voglia dell’uomo di scoprire altri mondi, poiché “i genovesi si distinguono in due categorie: chi resta attaccato allo scoglio come una patella e chi invece parte per lunghi viaggi”. Certo, è necessario essere anche un po’ Costantino Kavafis, tornare a Itaca, ritornare in Liguria. “E costruire ponti, altro che muri” sottolinea Carlo riprendendo i concetti del padre, per un concetto di fratellanza più che di solidarietà.
E poi si snoda il racconto del romanzo, ‘Il cantiere di Berto’, la storia di questo geometra (e il suo cane), che vede crescere giorno dopo giorno il nuovo ponte dopo il crollo del Morandi del 14 agosto 2018, le difficoltà, le gioie, il mosaico di genti che si impegna, il riscatto, la partecipazione emotiva, i pianti, i processi.
L’evento, che è stato patrocinato dal Comune e che ha avuto il sostegno per la sua riuscita anche da parte di partner privati come la Banca di Credito Cooperativo, Green Chemical, Hotel Maga Circe e il ristorante Annarella a mare, è possibile rivederlo all’interno del palinsesto della tv streaming shopzy.it nel calendario di talk show ‘Guerra e pace’.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *