21 sono i Comuni del Lazio che fanno parte dell’Associazione nazionale Città dell’Olio. In provincia pontina Lenola, Minturno, Monte San Biagio, Sonnino e Terracina. Le parole di rilancio dell’assessore Enrica Onorati della Regione Lazio.
Approvato in Regione Lazio il testo per il protocollo di intesa con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, per la promozione di progetti condivisi finalizzati alla valorizzazione e allo sviluppo della filiera olivicola e olearia regionale, alla tutela ambientale e alla salvaguardia paesaggistica degli oliveti. A oggi, fanno parte dell’Associazione nazionale Città dell’Olio 21 comuni del Lazio: Allumiere, Boville Ernica, Canino, Castelnuovo di Farfa, Cellere, Fara Sabina, Lenola, Minturno, Monte San Biagio, Mompeo, Poggio Moiano, CCIAA di Viterbo, Sant’Elia Fiumerapido, San Vito Romano, Selci Sabina, Sonnino, Terracina, Vallecorsa, Vallerotonda, Vico nel Lazio, Vetralla.
La filiera è coordinata da Enrica Onorati, assessore all’Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo della Regione Lazio.
“In un momento in cui il Paese si sta riprendendo dal lungo momto di buio che abbiamo vissuto a causa della pandemia e della conseguente crisi economica, vogliamo confermare il nostro impegno a sostegno delle politiche di promozione e di valorizzazione dell’olio made in Lazio, della sua diffusione e conoscenza, della partecipazione a eventi nazionali e internazionali, nell’ambito di quanto sarà permesso e previsto dai decreti del Governo. Ci tengo a ringraziare l’Associazione Città dell’Olio per l’interesse manifestato nel perseguire un percorso condiviso; nel promuovere il “Turismo dell’Olio”, istituito e riconosciuto nella Legge di Bilancio nazionale del 2020 per una maggior tutela e conoscenza della qualità dell’olio extra vergine di oliva, coinvolgendo tutta la filiera olivicola dall’azienda produttrice al frantoio in un’ottica di sostenibilità e con una attenzione particolare alla formazione della filiera agricola e turistica; nel voler perseguire insieme progetti pilota e strategie di sviluppo per il recupero degli oliveti abbandonati e delle relative produzioni locali, anche attraverso esperienze di agricoltura sociale capaci di coinvolgere categorie sociali a rischio promuovendone l’empowerment” ha detto l’assessore.
“Siamo molto soddisfatti – dichiarano il Presidente nazionale Città dell’Olio Michele Sonnessa ed il Coordinatore regionale Lazio Alfredo D’Antimi – di aver raggiunto questo importante risultato. Un punto di partenza per contribuire a costruire un percorso condiviso nella valorizzazione delle eccellenze olivicole del Lazio insieme al suo paesaggio, alla sua biodiversità ed ai luoghi di produzione che sono tanta parte della qualità dell’olio extravergine laziale”.