Le donne della politica si organizzano in maniera trasversale, al di là delle appartenenze partitiche, per una maggiore rappresentanza di genere. Tra le promotrici dell’iniziativa Nicoletta Zuliani, Mariassunta D’Alessio, Franca Rieti, Giovanna Miele, Annalisa Muzio.
«Crediamo nella trasversalità e vogliamo attuarla – spiegano -. Essere trasversali non è solo un metodo, sottende un principio: quello del saper riconoscere il valore dell’altro a prescindere dalle appartenenze ideologiche, dalle storie politiche o dalla fede.
Dare conseguenza concreta alla capacità di trasversalità significa anche saper “leggere” le attese della gente che sa apprezzare le qualità al di là delle appartenenze, cosa che non si vede attuata sistematicamente nei vari corpi sociali che compongono la nostra comunità: politico, associativo, di categorie, culturale…
La trasversalità oggi esprime un’attesa e le dà attuazione.
Essere trasversali non cancella le identità: le mette a servizio della causa comune ed evita gli effetti microparcellizzati ed inutili dei vari “ego”.
C’è bisogno di trasversalità e di farle produrre effetti.
Partiamo da noi e da ciò che abbiamo in comune: il nostro essere donna.
L’apporto specifico della donna ancora fatica a diventare sistemico: tempi di vita, organizzazione del lavoro, stereotipi ancora non garantiscono un pieno e libero contributo della donna in tutti i campi. Si vede ancora come “eccezione” e con piacevole stupore la presenza di donne nelle stanze dei bottoni fino ad oggi appannaggio di uomini: lo stupore e l’eccezionalità testimoniano che ciò non è ancora la normalità.
Ci sono due caratteristiche tipiche dell’approccio femminile particolarmente utili per le sfide del mondo di oggi: la concretezza e la capacità di saper andare oltre il confine del proprio ego.
Esiste un approccio che vogliamo definire tipico femminile perché derivante dalla capacità di essere “madre”: è quello del saper includere pur riconoscendo la diversa identità, costruire sempre, rispettare fino in fondo, sostenere e decidere in tempi brevi. È un approccio che va riconosciuto, e può essere adottato come paradigma applicato in tutti i campi, a portata di tutti, non solo le donne.
Apriamo la nostra iniziativa a chi, come noi, sente il bisogno di un cambiamento culturale ed intende dimostrare che il “Paradigma X” è essenziale».