Le case rifugio per le donne in campagna

Case rifugio nelle campagne per dare ospitalità alle vittime di tratte e abusi, grazie alle opportunità offerte oggi dal nuovo welfare agricolo. Ad affermarlo è la Coldiretti in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre. Quasi un’azienda agricola su cinque tra quelle che fanno agricoltura sociale offre accoglienza residenziale per persone in disagio e fragilità, proprio come le donne vittime di abusi, secondo l’analisi Coldiretti su dati Welfare Index Pmi. Un esempio è quello di Miriam Zenorini che a Bressanone, in Trentino Alto Adige, accoglie nella propria fattoria le donne uscite da situazioni di maltrattamenti, supportandole con amore e impegno nel riprendere in mano la propria vita.

Ma in occasione della ricorrenza sono diverse le iniziative promosse lungo tutto il territorio nazionale con le fattorie sociali e le Donne Coldiretti che hanno sottoscritto un protocollo contro la violenza di genere con la Presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, On. Martina Semenzato, e Fondazione Campagna Amica. Un esempio è la vendita dei “prodotti della gentilezza”, offerti dalle aziende agricole rosa per raccogliere fondi da destinare alle associazioni impegnate a combattere gli abusi. Le specialità presenti all’interno dei mercati di Campagna Amica sono corredate da un talloncino che riporta il numero antiviolenza 1522 accessibile gratuitamente tramite telefono e chat (da sito o da applicazione) dall’intero territorio nazionale, 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno e in più lingue.

La Coldiretti Veneto ha raccolto dodicimila euro proprio con la vendita dei “prodotti gentili” di #coltiviamoilrispetto per finanziare una borsa di studio intitolata a Giulia Cecchettin all’Università di Padova e un’altra sarà dedicata sempre alla giovane all’ateneo Ca Foscari di Venezia. La Coldiretti Puglia ha lanciato un corso di autodifesa rivolto alle donne, nell’agriturismo Bosco Didattico Mezzana Grande a Lucera in provincia di Foggia. Si tratta di 12 ore di lezione suddivise in 6 giornate, dedicate alle differenti tecniche per difendersi dalle aggressioni.
Coldiretti Donne Gorizia ha invece organizzato un incontro per sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto i ragazzi delle scuole superiori. A portare la propria drammatica esperienza, la famiglia di Nadia Orlando, la giovane di Vidulis uccisa nell’estate del 2017 dal fidanzato.

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