Domenica 30 il Latina affronterà il Monterosi, con cui due stagioni fa duellò per la promozione dalla D alla C. Storia di un piccolo club che vive la sua dimensione tra i prof.
Il Monterosi rappresenta un po’ la bestia nera del Latina calcio. E domenica 30 ottobre al Francioni di scena cisarà questa squadra viterbese dall’altisonante nome, Monterosi Tuscia Football Club. Ma prima di arrivare al professionismo questo piccolo club di una cittadina che conta appena 4.700 anime militava in Seconda categoria nel 2004, quando interviene a supporto del club il regista e autore Luciano Capponi, che contestualmente fonda la società A.S.D. Vigne Nuove (dal nome della propria tenuta situata a Monterosi), tramite la quale lancia, con la collaborazione tra gli altri di Nevio Scala e Gianfranco Zola, il progetto No Fair No Play, finalizzato alla promozione del calcio a scopo benefico, educativo e non agonistico, mediante organizzazione di partite di beneficenza, tornei infantili e impianto di scuole calcistiche, con vari eventi collaterali. Grazie al suo contributo, il 15 aprile 2004 il campo dello stadio Marcello Martoni, che era poco più di uno sterrato, viene rizollato con un tappeto erboso; nei successivi 5 anni il Monterosi scala le categorie fino a raggiungere l’Eccellenza. Nel 2009 Capponi, in disaccordo col resto dell’organigramma sulla gestione del club, si dimette, salvo poi essere richiamato nel 2014, dopo un quinquennio di risultati discontinui ed altalenanti: nel 2015 accede alla presidenza del club biancorosso (divenuto Nuova Monterosi e quindi Monterosi Football Club) e lo guida alla prima storica promozione in Serie D.
Nel giugno del 2021, dopo cinque stagioni disputate nel campionato di Serie D, il Monterosi vince il proprio girone e si aggiudica la prima promozione tra i professionisti nella propria storia. In quella stagione i viterbesi arrivarono primi con ben 81 punti (1 sola sconfitta), dietro il Latina a quota 65.
Nell’estate 2021 il club diviene una società di capitali e cambia denominazione in Monterosi Tuscia Football Club; non potendo più usufruire del campo sportivo di Monterosi, opta per giocare le partite interne a Viterbo. Il 3 ottobre 2021, nonostante l’inferiorità numerica a causa dell’espulsione nel primo tempo di Vincenzo Polito, ottiene contro l’Avellino la prima storica vittoria tra i professionisti. Dopo un avvio altalenante, l’avvicendamento in panchina tra David D’Antoni e Leonardo Menichini (con contestuale rimpasto societario, con il patron Capponi che passa la presidenza a Ione Giacchetti) e la verve realizzativa di Rocco Costantino (autore di 13 reti) portano il Monterosi a disputare un campionato di buon livello, soprattutto nel girone di ritorno: la stagione regolare viene chiusa al nono posto, con susseguente ammissione ai play-off per la Serie B, in cui il percorso dei biancorossi termina al primo turno nel pareggio 2-2 contro la Virtus Francavilla, promossa al secondo turno grazie al miglior piazzamento in classifica. Nell’ottobre 2022 il club passa di mano all’imprenditore GDO Mauro Fusan e torna a disputare le proprie partite interne a Monterosi.
Ecco, il tecnico è quel Leonardo Menichini che è stato per una vita secondo di Carletto Mazzone. Infatti, è stato il vice di Carlo Mazzone dal 1991 al 2003, anno in cui divenne allenatore dell’Ancona neopromosso in A, venendo esonerato dopo quattro giornate. Nel 2005 rilevò Salvo Fulvio D’Adderio alla guida della Torres in Serie C1, salvando la squadra. Sempre nel 2005 andò in Albania alla guida del Tirana venendo licenziato a novembre lasciando il club al secondo posto. Ha poi ripreso il lavoro a fianco di Mazzone da febbraio a giugno 2006 alla guida del Livorno. Nell’aprile 2008 venne nominato allenatore del Lumezzane in Serie C2, in sostituzione di Mario Petrone. Grazie ai play-off la squadra viene promossa in Serie C1. L’anno successivo la squadra si piazza al decimo posto di Serie C1. Nel 2009-2010 vincono la Coppa Italia Lega Pro e si piazzano al sesto posto in Serie C1. Il 18 agosto 2014 subentra a Mario Somma alla guida della Salernitana di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, con cui, il 25 aprile 2015 ottiene, con due giornate d’anticipo, la promozione in Serie B. Il 9 maggio 2019 torna alla Salernitana per la terza volta sostituendo Angelo Gregucci e con la squadra a ridosso della zona play-out a una giornata dal termine. Perdendo appunto l’ultima partita con il Pescara per 2-0, la Salernitana arriva al quindicesimo posto ed è quindi costretta a disputare i play-out con il Venezia. Il 9 giugno conduce alla salvezza la Salernitana grazie alla vittoria ai rigori nella gara di ritorno (2-4) e in virtù di questo risultato viene confermato automaticamente alla guida del club campano anche per la successiva stagione di Serie B. Tuttavia, il 30 giugno dello stesso anno, viene sostituito da Gian Piero Ventura. Appena un mese dopo dall’addio alla Salernitana, viene ingaggiato dal presidente Lotito per guidare la squadra Primavera della Lazio al posto di Valter Bonacina. E la storia con il Monterosi è l’oggi.
Al Francioni passerà un Monterosi che ha agguantato al 94′ il pari interno col Monopoli nel posticipo serale, che ha 13 punti, in decima posizione, imbattuto da tre turni, con differenza reti 17-16. Un avversario non proprio semplice per un Latina che deve riscattare la figuraccia di Messina.