I 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, il più grande intellettuale italiano del ‘900, verranno celebrati dal cantautore Andrea Del Monte, che accompagnerà con la musica e le parole i momenti più salienti della vita.
L’evento ‘Io, Pierpaolo 100’ si terrà presso il bistrot Bivio in via Neghelli a Latina, nella centrale zona dei pub. La performance è organizzata dall’associazione Palco 19, col patrocinio della Regione Lazio, giovedì 28 dicembre dalle ore 19, all’interno della rassegna ‘Il tramonto, la luna e i falò’.
Le letture che si alterneranno alla musica di Del Monte, che si ricorda ha dato vita qualche anno fa al progetto editoriale ‘Caro Poeta Caro Amico. A Pier Paolo Pasolini’ a cura di Ignazio Gori e Claudio Marrucci, che raccoglieva testimonianze e testi di poeti dedicati a Pasolini musicati proprio da Andrea Del Monte in un CD.
La musica, sottoforma di ballate dai ritmi tradizionali o più contemporanei ci porta fra le parole di Antonio Veneziani, Claudio Marrucci, Ignazio Gori, Renzo Paris, Giulio Laurenti, Fernando Acitelli, Andrea Del Monte, Tiziana Rinaldi Castro, Clea Benedetti, Giovanna Marini (il cui Lamento per la morte di Pasolini resta uno dei sentire più reali e intimi dell’assassinio) e Titti Rigo de Righi.
In particolare, la narrazione si focalizzeranno nella morte ancora misteriosa del poeta Pasolini. Infatti, nella notte tra l’1 e il 2 novembre 1975, lo scrittore, regista e intellettuale viene ucciso brutalmente sulla spiaggia di Ostia. Sul suo corpo evidenti segni di percosse e quelli della sua stessa auto da cui fu probabilmente investito.
Dopo mezzo secolo da quella terribile notte, restano ancora misteri e dubbi sull’omicidio di Pasolini. Infatti negli anni successivi, una volta uscito di carcere, il presunto omicida Pelosi negherà qualsiasi suo coinvolgimente con l’omicidio di Pasolini, attribuendo la responsabilità a un gruppo di uomini con accento siciliano che colpirono a morte lo scrittore. Tra le ipotesi avanzate nel tempo sui reali esecutori e mandanti del delitto ci sono stati gruppi di neofascisti, criminali della banda della Magliana, membri della loggia P2, questi ultimi preoccupati da un libro che Pasolini stava scrivendo sul caso Mattei e che avrebbe rivelato scomode verità.
Ma la musica si soffermerà in particolare sulla figura poliedrica e versatile di Pasolini, che è stato a lungo demonizzato dagli uomini del suo tempo per la diversità e per la radicalità delle idee espresse sulla società italiana. Consapevole dell’importanza per l’uomo di cultura di essere presente nel mondo in ogni momento, intervenendo nell’attualità per trasmettere valori di carattere universale, che riguardano la realtà tutta, egli ha sperimentato la profonda metamorfosi del tessuto sociale italiano che, nel secondo dopoguerra, portava la società del benessere consumistico a sostituirsi alla incontaminata e primigenia civiltà contadina, al mondo roseo e dal forte sentire della sua infanzia e giovinezza.
Posseduto dall’irrefrenabile bisogno di intervento e di parola, Pasolini ha saputo esprimersi nei generi più disparati, sempre animato da un forte dissidio interiore, che lo accompagnava dall’età adolescenziale e che, se da un lato lo ancorava ai valori tradizionali di un mondo puro, dall’altro inficiava il suo rapporto con la realtà, a causa dell’esperienza di omosessuale percepita all’esterno come costante provocazione e scandalo.