A spingere la crescita del fatturato dell’industria è soprattutto l’alimentare che fa registrare un balzo del 7,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai dati Istat sul fatturato dell’Industria che in media cresce appena dell’1,3% a giugno del 2023.
A sostenere gli alimentari sono sia i consumi interni ma anche le esportazioni che mettono a segno con un aumento dell’8% mei primi cinque mesi dopo il massimo storico di 60,7 miliardi di euro registrato lo scorso anno grazie ai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come vino, pasta e ortofrutta fresca che salgono sul podio delle specialità italiane più venduti all’estero.
Si tratta di un risultato che conferma il primato dell’agroalimentare Made in Italy che ha sviluppato lo scorso anno un valore di 580 miliardi di euro nella filiera allargata ed è diventato la prima ricchezza dell’Italia nonostante le difficoltà legate all’aumento dei costi e alla crisi scatenata dalla guerra in Ucraina.
Un patrimonio che vale quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio e 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica.