A Sabaudia lunedì 2 agosto doppio appuntamento dalle ore 21. Incontro con Giancarlo De Cataldo e sulla strage di Bologna: il magistrato scrittore presenterà il suo ultimo romanzo, la criminologa Imma Giuliani getterà una nuova luce sui fatti di sangue del 2 agosto 1980.
Arriva l’ultimo appuntamento del calendario della rassegna ‘True crime – dalla cronaca all’investigazione per cercare la verità’, il contenitore che ha abbracciato 6 eventi da venerdì 25 giugno fino al 2 agosto in piazza del Comune a Sabaudia. Non è un caso che il sottotitolo della rassegna sia ‘Todo modo para buscar la voluntad divina’, la frase iconica di Ignazio di Loyola.
L’appuntamento del 2 agosto in piazza del Comune a Sabaudia è doppio: alle ore 21 ci sarà la presentazione dell’ultimo romanzo del magistrato scrittore ‘Il suo freddo pianto’, ultima storia con protagonista il suo nuovo personaggio, il magistrato Manrico Spinori. Alle ore 22 sarà la volta del true crime ‘2 agosto 1980. La strage di Bologna. Scienza e coscienza di un massacro’ scritto da Imma Giuliani, criminologa, con prefazione dell’ex ministro Vincenzo Scotti, contributi della genetista forense Marina Baldi e di Fabrizio Mignacca, psicologo e psicoterapeuta: i professionisti affrontano sotto una nuova luce uno dei fatti di sangue più controversi della nostra storia recente come l’attentato terroristico alla stazione di Bologna che causò 85 morti e 200 feriti.
ore 21 incontro ‘I casi del magistrato scettico’, con Giancarlo De Cataldo. Moderano Gian Luca Campagna, giornalista e scrittore, Pasquale Cardillo Cupo, avvocato
La ricerca della verità, l’eterna lotta tra Bene e Male, i pruriti di una società bigotta, il senso della giustizia, la vita che balla lungo il sottile filo del perdono, della giustizia e della vendetta, il rincorrersi dell’amore e della morte: quali sono i casi criminali che affronta il piemme romano Manrico Spinori della Rocca, il nuovo personaggio creato dalla fervida penna del magistrato scrittore Giancarlo De Cataldo? Dal primo romanzo ‘Un cuore sleale’ a ‘Io sono il castigo’ fino al recente ‘Il suo freddo pianto’ ecco la nuova figura di un investigatore che è amato da donne e uomini, buoni e cattivi…
Nel terzo romanzo con protagonista il Pm romano Manrico Spinori della Rocca, per «il contino», come viene soprannominato per le nobili origini, sembra un periodo abbastanza tranquillo; a parte gestire una complicata vita sentimentale e tenere a bada la madre ludopatica, ha il tempo di dedicarsi con calma alla sua passione, la lirica. Ma all’improvviso un vecchio caso riemerge dal passato. E rischia di travolgerlo. Una frase buttata lí da un pentito, all’apparenza in modo casuale, produce un piccolo terremoto in procura. Perché a dar retta a er Farina – spacciatore con contatti importanti nella malavita organizzata – dieci anni prima il dottor Spinori non aveva fatto un buon lavoro occupandosi dell’assassinio di Veronica, escort transessuale d’alto bordo. Del delitto era stato accusato un uomo che, a causa dello scandalo, si era tolto la vita. Le prove erano schiaccianti, eppure, adesso, tutto torna in discussione. Un colpo al cuore per un magistrato attento come Manrico, che diventa ombroso e, nel generale scetticismo, riapre le indagini, scoprendo un intrigo di cui nessuno poteva sospettare. Questa volta, piú del solito, avrà bisogno della sua squadra, un affiatato gruppo di formidabili investigatrici che, per l’occasione, registra anche un nuovo ingresso.
ore 22 “2 agosto 1980 strage di Bologna. Scienza e coscienza di un massacro” di Imma Giuliani. Moderano Gian Luca Campagna, giornalista e scrittore, e Fabio Benvenuti, giornalista
A 40 anni il libro della criminologa Imma Giuliani “2 agosto 1980 strage di Bologna. Scienza e coscienza di un massacro” apre uno squarcio per nuove verità investigative di uno di quei fatti che sconvolse l’Italia intera. Infatti nel libro inchiesta vengono sottolineate due scoperte: il ritrovamento dell’ordigno e un testimone mai ascoltato dalle autorità inquirenti, con la scienza che oggi può stabilire situazioni ed eventi che appartengono al reale. La verità processuale ha la pretesa di essere un’oggettiva ricostruzione di un fatto, ma solo la scienza può stabilire situazioni ed eventi che appartengono al reale. Ed è per questo che all’interno dei tribunali si fa sempre più ricorso all’esperienza dei tecnici. Dopo tanti racconti e verità processuali ciò che accadde a Bologna il 2 agosto 1980 può essere arricchito alla luce di nuove interpretazioni scientifiche. Senza paura di riconoscere verità scomode o confermare ciò che è già stato acquisito. Questo libro parla dei fatti che quella mattina del 2 agosto 1980 sconvolsero la vita di chi era presente a Bologna e dell’Italia intera. Dice l’autrice: “Il libro è un’analisi scientifica dei fatti che avvennero il 2 agosto 1980 alle 10.25 nella sala d’aspetto della seconda classe della Stazione di Bologna. Vengono esaminate le perizie esplosivistiche a firma del Comandante del Racis di Roma Adolfo Gregori e l’esplosivista geominerario Dott. Danilo Coppe, presentate durante il processo all’ultimo NAR Gilberto Cavallini, imputato condannato in primo grado per essere stato l’organizzatore della strage con Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini. Viene esaminata la scomparsa di Maria Fresu presente quel giorno nella sala d’aspetto. Inoltre l’autrice riporta un’importante scoperta, inedita: la presenza di un testimone di un pezzo dell’ordigno mai repertato che potrebbe aprire nuovi scenari investigativi in vista del processo ai mandanti della strage previsto in autunno”.