Confcommercio Imprese sottolinea che la crisi non è alle spalle, nel rapporto annuale resta critica la questione delle discoteche, si nota una previsione di crescita dei consumi tra il 4,5% e il 5% col quadro generale che resta incoraggiante per la ripresa della normalità.
Presentato venerdì 18 giugno da Confcommercio Imprese per l’Italia, nel corso della riunione di giunta, il rapporto annuale dell’Ufficio studi Confcommercio con l’analisi regionale, sull’andamento dei consumi 2021 e la rilevazione congiunturale di giugno di Pil e consumi. Ospite in modalità online il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giogetti. Presente il presidente Confcommercio Lazio e Lazio Sud e della Camera di Commercio Frosinone-Latina Giovanni Acampora e in modalità online il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. Nel corso della riunione di giunta, snocciolati una serie di dati e numeri che lasciano ben sperare ad una ripresa economica del Paese nel 2021. Il presidente Carlo Sangalli, nel suo intervento ha sottolineato come i numeri del report dell’Ufficio Studi sui consumi sottolineando come la crisi non sia ancora alle spalle. Ricordando che sono ancora moltissime le imprese chiuse e per alcune, come le discoteche, non è ancora prevista una data per la riapertura. Tanti i temi affrontati e presentati al Ministro.
Dal report emerge come, nell’ipotesi di un’assenza di nuovi contagi, Confcommercio prevede, pur mantenendo un atteggiamento prudente, per questo anno, una previsione di crescita dei consumi tra il 4,5% e il 5%. Archiviato il 2020, segnato, a causa dell’emergenza Covid, da un crollo complessivo dei consumi dell’11,7%, pari ad oltre 126 miliardi di euro (peggior dato dal secondo dopoguerra), il Paese, oggi, può guardare con fiducia a una ripresa economica significativa, nonostante la situazione ancora molto difficile del terziario di mercato, in particolare la filiera turistica. A pesare, in questo ultimo anno, è stata sicuramente la riduzione del 60,4% della spesa dei turisti stranieri, pari ad una perdita di circa 27 miliardi di cui 23 concentrati prevalentemente nelle regioni del Centro-Nord, Lazio e Toscana in primis. La ripresa delle attività economiche e la vita sociale, a maggio e nella prima parte di giugno, in linea con la campagna vaccinale, hanno certamente aperto la strada ad un progressivo ritorno alla normalità. In questi ultimi due mesi, le riaperture delle attività e il venir meno delle restrizioni alla mobilità hanno dato un forte scossone all’incremento dei consumi (+14,2% a maggio) e consolidato il recupero del Pil (+2,9% a giugno). Una ripresa che fa ben sperare gli addetti ai lavori, che restano comunque molto cauti. Il gap rispetto ai livelli pre- Covid rimane ancora molto ampio. E l’incertezza sui tempi di ripresa del turismo internazionale sono un nodo ancora da sciogliere. Inoltre, c’è da considerare la perdita del valore aggiunto dei servizi, come confermato dall’Istat, pesano le conseguenze delle restrizioni alla mobilità e all’attività economica sia nazionali sia internazionali. La spesa sostenuta dagli stranieri, che nel 2019 rappresentava oltre il 4% dei consumi sul territorio nazionale, ha registrato una caduta significativa, con una riduzione complessiva di circa 27 miliardi (-60%). Il fenomeno ha colpito in particolare le regioni del Centro-Nord. Il crollo della domanda ha comportato mediamente, una riduzione di oltre 2.000 euro rispetto al 2019, riportando i consumi a livelli del 1995. Confcommercio, per il 2021 prevede comunque una crescita dei consumi interni del 3,8%, sottolineando come i rischi di una sovrastima sono oggi inferiori ai rischi di una sottostima di crescita effettiva di spesa sul territorio.
“Il rapporto annuale dell’Ufficio Studi Confcommercio sull’andamento dei consumi – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio Frosinone-Latina e di Confcommercio Lazio e Lazio Sud Giovanni Acampora – disegna un quadro incoraggiante di ripresa economica del Paese. In particolare, dopo il crollo post Covid, nel 2020, oggi possiamo dire con soddisfazione che, in questa primi sei mesi del 2021, si è registrata una ripresa della crescita dei consumi del 3,8%. Confcommercio Lazio e Lazio Sud, in questo ultimo periodo ha assunto un ruolo importantissimo di ammortizzatore sociale, contribuendo ad aiutare i lavoratori autonomi e i piccoli imprenditori che sono stati costretti a bloccare le attività per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Dobbiamo avere fiducia, coraggio e soprattutto dobbiamo continuare ad essere uniti. A lavorare in sinergia con tutte le parti coinvolte nella ripresa economia del Paese. La strada da percorrere è lunga, le difficoltà sono tante ma soltanto lavorando in sinergia possiamo pensare di riuscire a vincere questa importante battaglia”.