Come tutelare le specie ortive

Presentato il Progetto Eco.Dif Sistemi ecosostenibili per la difesa fitosanitaria delle ortive” cofinanziato dall’Unione Europea.


Venerdì 8 luglio, nella Sede del Consorzio Agrario di Latina, è stato presentato il Progetto Eco.Dif il cui Capofila è il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di Difesa e Certificazione, CREA-DC sede di Roma e che vede l’Arsial come partner.
Dopo il saluto del Direttore del Consorzio Agrario Dr. Giuseppe Censi e del Dr. Francesco Scacchetti in rappresentanza dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, i lavori sono stati introdotti e moderati dalla Dott.ssa Dina Maini di Arsial.
La Dott.ssa Maini, nel suo intervento introduttivo, ha evidenziato che Arsial ha molte competenze ma forse la più importante è proprio quella di facilitare il trasferimento delle innovazioni di processo e di prodotto, finalizzate a migliorare la competitività delle imprese, la qualità dei prodotti, la tutela e la valorizzazione degli agro-ecosistemi.

“Proprio quest’ultimo aspetto oggi è molto importante strettamente connesso come è allo sviluppo di un’agricoltura ecosostenibile come previsto dalle politiche europee, nazionali e regionali. Parliamo del Green new Deal, del Farm to Fork e del PNRR che prevedere specifici fondi per l’agricoltura verde e anche la programmazione del Feasr – PSR.”

“In quest’ottica, Arsial partecipa al progetto perché vuole costituire e mantenere una rete di operatori agricoli con cui dialogare e confrontarsi non solo per tutti quegli aspetti tecnici di innovazione illustrati dai ricercatori del CREA DC ma anche per condividere esperienze che pur non riguardando direttamente le aziende a indirizzo orticolo costituiscono una realtà sempre più importante all’interno del mondo agricolo” – “Penso alle energie rinnovabili, penso a contratti di distretto o di filiera, eventualmente rivolti anche al concetto di diversificazione delle attività agricole. La Dott.ssa Maini, infine, ha invitato a diventare stakeholder di ECODIF per costantemente informati e sempre in contatto con il Progetto.

EcoDif, hanno spiegato i ricercatori di Crea-Dc, sta per Sistemi ecosostenibili per la difesa fitosanitaria delle ortive. ECODIF vuole delineare una serie di pratiche agronomiche ecosostenibili per il controllo delle principali fitopatie.

il Progetto vuole in particolare:
1. Migliorare lo stato del terreno con tecniche agronomiche (sovesci e biofumigazione)
2. Sperimentare strategie integrate di difesa per contenere diverse malattie fungine con prodotti a basso impatto registrati (COS-OGA, olio di arancio dolce, microrganismi) e proponibili (formulazioni a base di oli essenziali)
3. Utilizzare modelli previsionali quali strumento per l’utilizzo razionale dei prodotti antiparassitari
4. Misurare la carica microbica del suolo nel corso dello svolgimento delle prove, con prelievi mirati di terreno, estrazione del DNA e amplificazione e sequenziamento di regioni target per funghi e batteri.
E’ particolarmente importante oggi sostenere e accogliere innovazioni e ricerche orientate a quelli che sono i principali problemi dell’agricoltura. L’agricoltura soffre come mai il tema dei cambiamenti climatici con la conseguente siccità e la scarsità d’acqua, allo stesso tempo tempo però l’elevata specializzazione colturale dettata da esigenze di mercato, amplifica notevolmente il problema della perdita di fertilità del terreno che non fanno che aggravare il problema con condizioni favorevoli allo sviluppo di malattie delle colture, che portano ad usare sostanze altamente impattanti sull’ambiente che a loro volta possono addirittura danneggiare le falde acquifere.
Questo sistema deve essere superato e questo Progetto si prefigge proprio un modello di Agricoltura sostenibile con un profondo impegno per la conservazione e la difesa delll’agroecosistema.
Nella pianura pontina si concentra circa il 50% della produzione orticola regionale e in questo caso le tipologie di prodotti sono più diversificate rispetto agli altri areali di produzione. Nel comune di Sezze, a esempio, le coltivazioni orticole realizzate sono soprattutto verdure (spinaci, broccoli, insalate, biete, etc.), invece nei terreni costieri di natura prevalentemente sabbiosa, si realizzano soprattutto ortaggi (zucchine, carote, rape bianche lunghe, fragole, meloni), destinate all’esportazione nei mercati del centro-nord Europa. Altre colture presenti nella provincia sono asparagi, cocomeri e meloni.
Il progetto si propone di promuovere, l’adozione della difesa integrata e di tecniche alternative o complementari all’uso dei prodotti fitosanitari per il controllo delle principali fitopatie delle specie ortive. A tal fine saranno utilizzati sovesci di Brassicacee per il contenimento di patologie di origine tellurica, sostanze naturali e idonei sistemi previsionali per il controllo delle patologie della parte aerea.
Capofila è il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Centro di Difesa e Certificazione, CREA-DC sede di Roma e Arsial è partner di progetto.

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