Inaugurato a Latina lo sportello itinerante del progetto P.E.R.L.A. – Percorsi di Emersione Regolare nel Lavoro in Agricoltura – cofinanziato dal Fondo FAMI 2014-2020 e con capofila l’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio.
Inaugurato a Latina lo sportello itinerante del progetto P.E.R.L.A. – Percorsi di Emersione Regolare nel Lavoro in Agricoltura – cofinanziato dal Fondo FAMI 2014-2020 e con capofila l’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio. Nel corso dell’evento è stato consegnato il Bollino Etico di Qualità alle aziende che hanno aderito al progetto e si è tenuto un Tavolo di confronto sulle pratiche per prevenire e contrastare lo sfruttamento lavorativo in agricoltura.
A presiedere i lavori sono stati: il Prefetto di Latina, Maurizio Falco e l’Assessore al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola e diritto universitario della Regione Lazio, Claudio Di Berardino. Erano presenti all’evento: Enrica Onorati, Assessore Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali, Domenico Vulcano, Presidente Provincia di Latina, Damiano Coletta, Sindaco di Latina.
“Oggi nella sede della Prefettura di Latina, alla quale va il mio ringraziamento – dichiara l’assessore al Lavoro e Nuovi diritti, Claudio Di Berardino – ho assistito all’inaugurazione dello Sportello itinerante del progetto P.E.R.L.A. e alla consegna del Bollino Etico di Qualità alle aziende che hanno aderito al progetto ospitando giovani migranti che hanno potuto fare delle importanti esperienze lavorative e sperimentare un modello formativo partecipato. Lo sportello itinerante rappresenta una preziosa occasione per raggiungere ed intercettare un’utenza che difficilmente si rivolgerebbe ai servizi territoriali e, di conseguenza, non potrebbe intraprendere percorsi di cambiamento socio-lavorativo, come i migranti e le persone potenzialmente vittime di sfruttamento in agricoltura”.
“Questo progetto – continua Di Berardino – si inserisce nell’ambito delle azioni che come Regione Lazio abbiamo messo in campo contro il caporalato. Un lavoro iniziato nel 2019 quando abbiamo sottoscritto un Protocollo con le Parti Sociali per un lavoro di qualità in agricoltura, articolato in 10 azioni, che ha visto l’avvio di una sperimentazione proprio nella Provincia di Latina, e proseguito con la Legge regionale sul contrasto al lavoro nero in agricoltura e l’avviamento di misure di supporto ai lavoratori. Tra queste: la campagna d’informazioni multilingua, i servizi e l’app FairLabor per l’incontro trasparente tra domanda e offerta di lavoro, la rete di trasporti gratuiti per i braccianti”.
Lo Sportello itinerante offrirà servizi di consulenza sul lavoro nero e informazioni sulle problematiche riguardanti l’inclusione socio lavorativa. Di volta in volta, saranno presenti tra gli altri un operatore legale e socio educativo, un operatore sanitario e un mediatore culturale.
Le prime quattro aziende che hanno aderito al progetto P.E.R.L.A. e che sono state premiate con il Bollino Etico di Qualità sono: la fattoria solidale del Circeo, l’azienda agricola di Lesti Adelino e la società agricola semplice di Hossain e Miah, in provincia di Latina. La quarta è un’azienda di somministrazione street food di Vincenza Ruggiero in provincia di Roma.
Obiettivo del progetto P.E.R.L.A. – Percorsi di Emersione Regolare nel Lavoro in Agricoltura – è quello di fronteggiare il fenomeno del caporalato in agricoltura, arginare le agromafie e promuovere processi virtuosi di inclusione e re-inserimento socio-lavorativo dei migranti, attraverso la creazione e il potenziamento di una rete regionale e interregionale, multilivello e multisettoriale, che mira alla prevenzione del fenomeno, all’assistenza, integrazione e accompagnamento al lavoro regolare delle vittime o potenziali vittime di sfruttamento.
Il progetto prevede il consolidamento dei processi di collegamento delle reti territoriali tramite la creazione di Punti Unici di Accesso presso i comuni aderenti per migliorare l’offerta di servizi da erogare alle persone migranti e per rafforzare i servizi degli enti locali maggiormente investiti dal fenomeno del caporalato e a tal proposito ad oggi sono stati stipulati otto Protocolli Operativi.
I servizi, previsti dal progetto, sono indirizzati, non solo al singolo ma anche alle famiglie e alle comunità di appartenenza con una attenzione specifica dedicata alle donne e ai soggetti vulnerabili. I destinatari del progetto, in età lavorativa di età compresa tra i 16 e i 64 anni, sono: cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti sul territorio regionale; vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo; titolari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria.
Sono 620 i cittadini di Paesi terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura che hanno beneficiato delle attività progettuali di Perla: 149 di questi hanno beneficiato di percorsi formativi per l’integrazione lavorativa, linguistica e abitativa.