Sulla vicenda dei finanziamenti persi destinati alla messa in sicurezza sismica dei quattro plessi scolastici di Latina interviene il consigliere comunale di Fare Latina Annalisa Muzio,che siede sugli scranni della maggioranza.
Sulla vicenda dei finanziamenti persi destinati alla messa in sicurezza sismica dei quattro plessi scolastici di Latina interviene il consigliere comunale di Fare Latina Annalisa Muzio. “La vicenda di ieri, relativa alla perdita dei finanziamenti destinati alla messa in sicurezza sismica dei quattro plessi scolastici di Latina, consente ulteriormente a noi di Fare Latina di chiarire ed esplicitare i motivi che ci hanno spinto a sostenere questa maggioranza programmatica. Avremmo comodamente potuto fare una scelta diversa ad inizio campagna elettorale, appoggiando la coalizione del Sindaco uscente o aderendo al “nuovo” progetto di Zaccheo. Evidentemente, l’analisi della storia della città, remota, passata e recente hanno convinto un cospicuo e sempre crescente gruppo di persone, circa la necessità di cambiare passo. La verità, infatti, è che Latina è ferma da 30 anni -scrive in una nota la consigliera comunale-. Sostenere l’attuale maggioranza che dovrà saper imparare dai propri errori, come quelli in narrativa che sono ascrivibili senz’altro al precedente mandato e non sono certo ascrivibili alla attuale maggioranza programmatica di cui facciamo parte, per noi di Fare Latina e per me che ne rappresento l’azione amministrativa, si traduce esattamente in questo: apportare idee, programmazione, operatività, efficienza ed efficacia nel portare avanti progetti e vederli realizzati.
Nessun comune dal piccolo alla metropoli può pensare di rinnovarsi e di crescere senza aderire a tutte le possibilità offerte prima da finanziamenti regionali ed europei, oggi dalle ingenti risorse offerte dal Pnrr. Proprio per questo, la nostra azione è nella sostanza, e non solo nella forma, un addendum politico e fattivo, non omogeneizzato nè omologato ad un modo di procedere nell’azione amministrativa contro il quale ci siamo candidati e che oggi, per senso di responsabilità, cerchiamo di stimolare condividendo gli obiettivi più importanti per la città e perseguendoli interpretando il ruolo di amministratore locale come un impegno principale, a tempo pieno e non secondario.
Del resto, essere rappresentanti dei cittadini in consiglio comunale, nelle commissioni consiliari e nella giunta, deve tradursi in una capacità di gestione non ridotta alle mere scelte politiche.
Non è possibile ipotizzare che la macchina amministrativa produca effetti senza una guida attenta e presente che verifichi lo stato di attuazione del programma elettorale e delle opportunità che via via si aggiungono a questo. Diversamente il nostro ruolo non avrebbe senso e sarebbe sufficiente un direttore generale senza la presenza della parte politica, che, invece, è fondamentale se assume scelte nel rispetto del proprio programma sottoscritto con i cittadini e ne verifica l’attuazione. I molti altri finanziamenti ottenuti e attuati in passato non giustificano la restituzione di un solo euro se solo si pensa quanto sia difficile ottenere finanziamenti in contesti molto competitivi.
Peraltro, ci corre anche l’obbligo di evidenziare che chi oggi si affretta a sollevare polemiche ovvero a convocare conferenze stampa, o ha amministrato nel precedente mandato senza fare niente, stando finanche tra le fila della stessa compagine del Sindaco fino ad un minuto prima dell’ultima tornata elettorale, o ha già abbondantemente fatto danni evidenti nello scorso ventennio. Assistiamo ad un “J’accuse” da parte di chi ha perso -e continua a perdere- l’occasione di far parte di un governo cittadino offrendo idee, progetti ed esperienza e lavorare per la loro attuazione, con l’unico fine del bene della nostra città.
Una città che ci sta chiedendo altro, di non assistere più a questo quotidiano “rimpallo di responsabilità”, che chiede l’impegno di forze e di energie fresche che abbiano come chiaro ed unico obiettivo quello di mettere in campo in maniera determinata un’azione che non abbia solo riferimenti di partito o bandiere ma sia capace di esprimere e realizzare risultati concreti”.