Risorse complessive per 1 miliardo di euro per l’anno in corso. Il contributo massimo ottenibile per l’acquisto di un’auto elettrica, a fronte della rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, sale da 5.000 a 13.750 euro. La piattaforma per le prenotazioni sarà attiva dal 3 giugno alle ore 10.00.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM riguardante la rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti.
La nuova piattaforma Ecobonus per il servizio di prenotazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti, sarà attiva dal 3 giugno 2024 alle ore 10.00 (ecobonus.mise.gov.it). Sul sito, gestito da Invitalia per conto del Mimit, saranno resi disponibili i moduli per chiedere il bonus e le tabelle che, distinte per categorie di veicoli, riportano i criteri di attribuzione dei contributi.
Per Ecobonus 2024, misura promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy guidato dal ministro Adolfo Urso, sono disponibili risorse pari a 950 milioni di euro a cui si aggiungono 50 milioni per i veicoli L per l’anno in corso stanziati dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, per un totale di un miliardo di euro.
Tra le novità, previsti contributi proporzionali alla classe ambientale di appartenenza del veicolo da rottamare, incluse le vetture di classe Euro 5.
È agevolato l’acquisto di auto elettriche, ibride plug-in e a motore termico con un livello di emissioni di CO2 fino a 135 gr/km, nonché di motocicli e ciclomotori elettrici e non elettrici e di veicoli commerciali leggeri.
Il prezzo di listino compresi optional (IVA esclusa) non deve essere superiore ai 35 mila euro per le autovetture delle fasce 0-20 gr/km (elettriche) e 61-135 gr/km (termiche) e ai 45 mila euro per la fascia 21-60 g/km (ibride plug-in).
Il contributo massimo ottenibile per l’acquisto di un veicolo elettrico nuovo, a fronte della rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, salirà da 5 mila a 13.750 euro per chi è in possesso di un Isee sotto 30mila euro.
L’obiettivo del provvedimento è incentivare la rottamazione delle auto più inquinanti (classi Euro 0, 1, 2 e 3) che oggi rappresentano il 25% dell’attuale parco circolante. Con questa finalità, è previsto un contributo fino a 2.000 euro per l’acquisto di veicoli usati di classe Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km CO2, a fronte della rottamazione di un’auto fino ad Euro 4.
Infine, il provvedimento introduce un contributo all’installazione di impianti nuovi a GPL o a metano per autotrazione su autoveicoli di classe fino a Euro 4: il contributo è pari a 400 euro per gli impianti a GPL e 800 euro per quelli a metano.
Come notato, le novità maggiori riguardano i contributi aumentati per le automobili, che dipenderanno dalla classe ambientale della vecchia vettura da rottamare e dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) dell’acquirente (chi ha un’ISEE inferiore a 30mila euro potrà ricevere un bonus di 13.750 euro per l’acquisto di un’auto elettrica).
Invece, per le sole moto, gli ulteriori fondi arrivano dalle risorse rimaste negli anni 2022 e 2023, ma abbracceranno solo i veicoli elettrici, così gli acquirenti non potranno usufruire di nuovi contributi per motocicli e ciclomotori endotermici (alimentate a benzina).
Va sottolineato che i precedenti fondi per le moto a benzina terminarono in meno di tre ore a partire dalle ore 10 del 23 gennaio 2024: gli incentivi prevedevano un contributo del 40% sul prezzo di listino, fino a un massimo di 2.500 euro, ma solo con rottamazione di una vecchia moto con classe di emissione fino a Euro 3.
L’entità del contributo sarà lo stesso attualmente in vigore. Per motocicli e ciclomotori a zero emissioni si può infatti usufruire di un incentivo pari al 40% del prezzo di listino, fino a un massimo di 4.880 euro IVA inclusa, ma a condizione di rottamare un veicolo della categoria L, omologato nelle classi Euro 0, Euro 1, Euro 2 e Euro 3, di proprietà da almeno dodici mesi dello stesso soggetto intestatario del nuovo mezzo (o di un familiare convivente).
Senza un veicolo da rottamare, l’incentivo scende al 30% del prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 3.660 euro IVA inclusa.
La prenotazione del contributo è sempre effettuata dal concessionario, obbligato a registrarsi alla piattaforma ecobonus. Una volta ricevuta la conferma della prenotazione, il concessionario riconosce al cliente l’incentivo tramite uno sconto sul prezzo di acquisto del motociclo o ciclomotore. Infine, La Casa costruttrice rimborsa al rivenditore l’incentivo, recuperandolo tramite il credito d’imposta.