Sul podio della gara di mobilità sostenibile promossa da Legambiente anche Padova e Piacenza. Oltre 61mila i cittadini che in 36 Comuni hanno aderito alla 12esima edizione del campionato recandosi a lavoro e a scuola in bici o con nuovi mezzi di micromobilità sostenibile.
Milano vince la straordinaria classifica sull’utilizzo della bici per spostarsi in nome del lavoro. Sul podio della gara di mobilità sostenibile promossa da Legambiente anche Padova e Piacenza. Oltre 61mila i cittadini che in 36 Comuni hanno aderito alla 12esima edizione del campionato recandosi a lavoro e a scuola in bici o con nuovi mezzi di micromobilità sostenibile. Cresce la circolazione dei mezzi a mobilità elettrica e lo smart working è praticato dal 91% degli intervistati.
La mobilità sostenibile si consolida e diviene un’alternativa sempre di più praticata anche nelle grandi città. È, infatti, Milano la maglia rosa della dodicesima edizione del Giretto d’Italia – bike to work 2022, il campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente, Euromobility e in collaborazione con 36 amministrazioni comunali aderenti all’iniziativa e altri 4 monitoraggi effettuati da volontari in altre città non aderenti formalmente all’evento (Moncalieri (TO), Pistoia, Reggio Calabria e Rivoli (TO)). Sono stati in tutto oltre 300 (334) i check point in cui sono stati effettuati i rilevamenti, tra questi 57 tra Università o scuole e 39 aziende piccole e grandi. A totalizzare il maggior numero di spostamenti sostenibili casa-scuola e casa-lavoro in sella alla bicicletta o a bordo di mezzi alternativi di micromobilità elettrica è stato il capoluogo lombardo, seguito dalle ormai habitué Padova, Piacenza, Pesaro e Reggio Emilia. Ma si evidenziano finalmente buone performance anche a Torino, Napoli e Palermo. Il conteggio degli spostamenti, causa maltempo in alcune delle città coinvolte, è stato effettuato in diverse date tra il 16 e il 29 settembre (nell’arco di due ore scelte da ciascun Comune nella fascia 7.00-10.00) tramite appositi check-point allestiti nelle immediate vicinanze di aziende pubbliche e private, scuole, asl e università. In totale sono transitati dai 334 varchi a bordo di mezzi sostenibili oltre 61mila (61.580) tra lavoratori e studenti (erano 38.572 ma su 26 città lo scorso anno). Sono stati 56.058 i passaggi delle sole bici e 5.861 quelli di mezzi sostenibili (monopattini, e-bike o altro), furono 35.037 i passaggi di biciclette e 3.204 quelli relativi agli altri mezzi di micromobilità elettrica lo scorso anno (sempre però su 26 città).
La classifica delle città per numero assoluto di spostamenti sostenibili vede in testa Milano con 6.020 mezzi (bici e altri mezzi sostenibili), Padova con 5.703, Piacenza con 5.017, Pesaro con 4.307, Reggio Emilia con 3.320 poi Verona (3.217), Torino (3.005), Bolzano (2.899), Treviso (2.845), Ravenna (2.683), Palermo (2.457), Fano (PU) (2.432), Cuneo (2.270), Parma (2.151), Trento (1.783), Pavia (1.582), Pisa (1.258), Monza (1.235), Novara (1.189), Carpi (MO) (952), Roma (793), Napoli (688), Genova (647), Bologna (642), Chiavari (GE) (588), Udine (523), Ferrara (351), Jesi (AN) (298), Modena (265), Beinasco (TO) (254), Carmagnola (TO) (191), Piossasco (TO) (138), L’Aquila (88), Pistoia (45), Alessandria (44), Aosta (30), Rivoli (TO) (8), Potenza (7), Moncalieri (TO) (6), Reggio Calabria (1).
“Anche quest’anno il Giretto d’Italia ha registrato una grande partecipazione di lavoratori e studenti che hanno scelto mezzi di mobilità sostenibile per spostarsi in città: tra loro crescono, in particolare, quanti vanno a scuola, in azienda o all’università a bordo di e-bike e monopattini elettrici. Al contempo, nonostante l’incremento nell’uso di mezzi di trasporto sostenibili osservato in piena emergenza pandemica, il ricorso all’auto privata è purtroppo tornato sostanzialmente ai livelli pre-Covid – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – Per rendere la mobilità sostenibile una sicura ed efficace alternativa all’auto nel quotidiano, occorre ripensare gli spazi urbani garantendo percorsi dedicati, investire sulla mobilità leggera, mettere a norma il bike to work e incentivarlo.