Revocati gli arresti domiciliari all’ex sindaco di Sabaudia Giada Gervasi, coinvolta nel febbraio scorso nell’inchiesta Dune. Revocati anche gli arresti domiciliari a Innocenzo D’Erme. Processo l’8 settembre.
Contro ogni previsione sono stati revocati gli arresti domiciliari all’ex sindaco di Sabaudia Giada Gervasi, coinvolta nel febbraio scorso nell’inchiesta Dune.
Si immaginava che la restrizione per l’ex sindaco terminasse dopo la tornata elettorale invece l’avvocato Gervasi è tornata in libertà,seppure non potrà risiedere nel comune di Sabaudia. Insieme a lei sono stati revocati anche gli arresti domiciliari a Innocenzo D’Erme, assessore travolto dallo scandalo Dune, legato agli appalti per la Coppa del mondo di canottaggio. Questa è stata la decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giorgia Castriota, firmataria delle 16 ordinanze cautelari. Il giudice ha accolto l’istanza degli avvocati difensori e ha disposto per Gervasi e D’Erme il divieto di dimora a Sabaudia e l’interdizione dai pubblici uffici per un anno. Intanto, il processo comcincerà l’8 settembre: al Tribunale di Latina oltre all’ex sindaco e all’ex assessore dovranno comparire anche l’ex consigliere comunale Sandro Dapit, l’ex direttore generale del Comitato Sabaudia MMXX Luigi Manzo, il funzionario comunale Giovanni Bottoni e il tecnico Erasmo Scinicariello.
Come si ricorderà nell’ambito dell’inchiesta Dune vengono contestati i reati di peculato, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico legati a tre filoni: le gare di appalto per la Coppa del Mondo di canottaggio, le verifiche sulle concessioni balneari di chioschi e stabilimenti, l’affidamento di interventi nel Parco nazionale del Circeo.