La città di Cisterna è chiamata alle elezioni amministative. Tra i candidati c’è un illustre ritorno, è quello del già sindaco Antonello Merolla. Sei liste a sostegno, tre di centrodestra e tre formazioni eterogenee, con l’obbligo di fare amministrazione entro i primi 100 giorni.
“Cisterna è la nostra famiglia” ha ripetuto il candidato a sindaco Antonello Merolla di Cisterna. La presentazione delle sei liste che sostengono Merolla alla corsa di primo cittadino sono uno specchio della comunità cisternese che ha deciso di stringersi attorno al suo Cincinnato, chiedendogli di tornare sulla scena politica e amministrativa per continuare un percorso interrotto nel 2014 come accaduto all’illustre politico romano richiamato dal suo lavoro nei campi. Infatti, Merolla è stato negli ultimi anni l’unico sindaco di Cisterna a terminare il mandato a scadenza naturale, dato che il sindaco Eleonora Della Penna si dimise nel dicembre 2017 per gli arresti che squassarono la sua esperienza amministrativa e Mauro Carturan è stato sfiduciato a febbraio scorso dopo una travagliata gestione del Comune.
In un periodo in cui la cittadinanza è frastornata dall’emergenza sanitaria affidarsi a un pater familias sembra talvolta la scelta più logica, data anche la naturale attitudine di Antonello Merolla che ha uno spiccato senso della famiglia e che ha accettato la candidatura dopo un corteggiamento serrato da parte di una coalizione di centrodestra, orfana soltanto della Lega, e di tre civiche che sono uno specchio eterogeneo della comunità locale.
La gente a Cisterna nei giorni che hanno preceduto la riserva sciolta da parte di Merolla di candidarsi per le prossime amministrative del 3 e 4 ottobre commentava che la città ha necessità di equilibrio, normalità, distensione, dopo le tante vergogne che si sono succedute a Palazzo Caetani e che di fatto hanno immobilizzato una città che continua a crescere (a oggi si contano 36mila abitanti). E la scelta su Merolla pare sulla carta quella che gode di maggiore favore da parte della cittadinanza, stanca di lotte intestine che portarono agli arresti con l’inchiesta ‘Touchdown’ e ai recenti veleni con la giunta Carturan che ha paralizzato l’attività amministrativa. Merolla rappresenta nell’immaginario collettivo di Cisterna il paciere, colui che riporta la calma e che dà impulso alla città che oltre a tornare alla gestione del quotidiano ha l’obbligo di sognare, in vista dei fondi da intercettare in nome di una Europa decisa a scrivere nuove pagine con il Recovery Fund.
La coalizione di Merolla è formata da Fratelli d’Italia e Forza Italia più i resti dell’Udc unita alla civica Cisterna Ideale, poi le tre liste ‘puramente’ civiche che hanno il comun denominatore di puntare sull’orgoglio cittadino come Cisterna Città, Cisterna Comune e Viviamo Cisterna, formate da un mix eterogeneo tra giovanissimi e persone di esperienza, compresi ex amministratori pubblici.
“Non nego che la nostra coalizione ha un contatto diretto con l’Europa e col Governo. Gli altri sono costretti a chiedere favori o a pregare qualcuno per intercedere a un incontro, prassi della vita e della politica, la nostra coalizione invece ha la forza e il pragmatismo di avere due eurodeputati come Procaccini e De Meo referenti diretti del territorio più un ministro” ha detto Merolla durante la presentazione. E il ministro è un familiare, è Renato Brunetta, forse non casualmente reggente del dicastero della Pubblica Amministrazione. Un canale preferenziale che può forse accelerare il riscatto e la rinascita della cittadina.
Non è mosso soltanto dal senso del pragmatismo Merolla, ci mette cuore ed esperienza, e sa che la fiducia non va tradita. Per questo ha voluto imporre nel programma non solo un elenco di punti e tracce, ma anche cinque punti fondamentali da realizzare nei primi 100 giorni di governo. Forse è quella la sua vera griffe: il pragmatismo.