Il Consiglio comunale approva il rendiconto per l’esercizio dell’anno 2020: Dapit snocciola dati e numeri annunciando “un miglioramento pari a + 3.890.000”, il sindaco Gervasi ringrazia la città per un evento internazionale dopo 43 anni.
È stato approvato nella seduta del Consiglio comunale di martedì 8 giugno lo schema di rendiconto per l’esercizio dell’anno 2020, con la soddisfazione del sindaco Giada Gervasi nonché dell’assessore al Bilancio Gianpiero Macale, che ha illustrato tutti gli aspetti del consuntivo presentando i dati elaborati dagli Uffici comunali, evidenziando una gestione che al quarto anno di mandato ha portato ad importanti risultati, simbolo di una condotta attenta da parte dell’Amministrazione comunale.
Pronto l’intervento del consigliere delegato Sandro Dapit: “Voglio parlare dei numeri di questo bilancio, voglio parlare di quei numeri che l’Ufficio ha correttamente elaborato e che l’assessore Macale ha esposto. Vorrei soffermarmi su dei valori assoluti che fotografano lo stato economico-finanziario dell’Ente, ossia il risultato di amministrazione definitivo. Al primo gennaio 2015 il Comune aveva un passivo di 6.875.000, salito successivamente a 8.427.000 a causa di un’errata determinazione del Fondo crediti di dubbia esigibilità nel rendiconto di gestione del 2015 e seguenti. Oggi, al 31 dicembre 2020, il risultato di amministrazione definitivo è di -4.537.000. Dunque c’è un miglioramento pari a + 3.890.000. Nessuno, quindi, né in questa assise né fuori, può affermare che l’Amministrazione Gervasi ha prodotto ‘buchi di bilancio’. Chi lo dice afferma il falso e se ne assume la responsabilità. Senza debiti pregressi e con riferimento al solo mandato di questa Amministrazione, il bilancio sarebbe stato in avanzo con circa 3milioni e 900mila euro. I numeri non si possono cambiare e dicono che l’Amministrazione Gervasi ha portato un miglioramento del risultato. Lo dimostrano anche i numeri relativi al debito dell’Ente verso Cassa Depositi e Prestiti e Mef. Dai 14.406.00 del 2017 si passa ai 10.494.000 del 2020 con la conseguenza dell’abbassamento del debito pro capite di ogni cittadino di Sabaudia che quindi arriva oggi alla somma di 517,96 euro contro gli oltre 700 euro del 2017. Questo significherebbe due cose: minor quota da pagare lasciata in eredità alle generazioni future ma anche minori investimenti e minori opere sul territorio. A Sabaudia non è così: il minor debito verso Cassa Depositi e Prestiti e Mef significa solo una minor quota da pagare lasciata in eredità. Perché a Sabaudia le opere e gli investimenti sono stati fatti e si faranno attraverso un’attenta opera di progettazione che ha portato all’ottenimento di importanti e cospicui finanziamenti da parte degli Enti sovracomunali. Alla luce di tutto ciò, posso affermare senza timore di smentita che la credibilità istituzionale del sindaco Gervasi e quindi dell’intera Città di Sabaudia è divenuta granitica agli occhi degli organi sovraordinati”.
Alla fine è arrivato anche commento del sindaco Gervasi: “Vorrei esprimere il mio ringraziamento a tutta l’Amministrazione e agli uffici comunali, perché i risultati conseguiti e i finanziamenti presi sono stati frutto di un grande gioco di squadra, che ha permesso anche di risolvere le diverse problematiche incontrate nel percorso. Come sindaco mi sento tranquilla nel dire che il mio bilancio è più che positivo. In un periodo caratterizzato da calamità naturali, dalla pandemia, dai problemi delle scuole – tanto per citare gli ostacoli più grandi – essere riusciti ad arrivare all’approvazione di questo schema di rendiconto è un grande risultato. Così come un risultato importante è stato aver portato a Sabaudia, dopo ben 43 anni, un evento sportivo internazionale. Io amo profondamente questa città e nei limiti delle nostre poche possibilità siamo riusciti con tanti sforzi ed un lavoro abnorme, a concretizzare obiettivi ambiziosi. Si può sempre migliorare, ma intanto grazie a tutti per l’impegno profuso e il lavoro svolto”.