Nations League. Torna l’Italia ed è subita Germania

Toh, che si rivede. È la prima volta nel 2025 per la Nazionale di calcio. Incombe la Nations League e l’avversario è uno di quelli tosti, quei tedeschi dalle sfide epiche, con quel detto che ci accompagna da sempre, ‘gli italiani stimano i tedeschi ma non li amano, i tedeschi amano gli italiani ma non li stimano’. Sono i quarti di finale, il confronto è doppio e per gli azzurri di Spalletti non c’è in gioco solo il pass per le semifinali che si giocheranno a Torino ma anche un buon girone per qualificarsi ai Mondiali 2026, che manchiamo da ben due edizioni.

Ma andiamo con ordine. Il primo match è in programma giovedì 20 marzo allo stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano e il ritorno è previsto domenica 23 marzo al BVB Stadion di Dortmund. In caso di passaggio del turno, ecco la Final Four di giugno sotto la Mole e poi le eliminatorie mondiali nel girone con Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo, mentre in caso di sconfitta gli azzurri se la vedrebbero con Norvegia, Israele, Estonia e Moldova.

Il cittì Luciano Spalletti ha convocato 25 calciatori: prima chiamata in Nazionale per il difensore classe 2002 dell’Atalanta Matteo Ruggeri e per il centrocampista classe 2003 del Torino Cesare Casadei, mentre tornano a vestire la maglia azzurra Matteo Politano, assente da novembre 2023, e Mattia Zaccagni, assente dalle gare dello scorso settembre.

La Nazionale si radunerà domenica sera ad Appiano Gentile per fermarsi nel quartier generale dell’Inter fino al pomeriggio di sabato 22 marzo, quando è prevista la partenza per Dortmund.

I convocati – Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint-Germain), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham);
Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Alessandro Buongiorno (Napoli), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Pietro Comuzzo (Fiorentina), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Gatti (Juventus), Matteo Ruggeri (Atalanta), Destiny Udogie (Tottenham);
Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Cesare Casadei (Torino), Davide Frattesi (Inter), Samuele Ricci (Torino), Nicolò Rovella (Lazio), Sandro Tonali (Newcastle);
Attaccanti: Moise Kean (Fiorentina), Lorenzo Lucca (Udinese), Daniel Maldini (Atalanta), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio).

ITALIA-GERMANIA. La sfida tra gli Azzurri e la ‘Nationalmannschaft’ ha attraversato un secolo di storia, dal primo confronto del 1923 a Milano all’ultimo nel 2022 a Moenchengladbach, nel quale si contano 24 gare con la Germania unita, 13 con la Germania Ovest e 4 con la Germania Est (tra il 1955 e il 1988). Il bilancio complessivo vede gli Azzurri in vantaggio: 16 vittorie a 10, con 15 pareggi, 58/50 le reti. Prendendo in considerazione le singole avversarie: 11 vinte, 7 pari e 6 ko con la Germania; 4/6/3 con la Germania Ovest; 1/2/1 con la Germania Est.

Le partite tra Italia e Germania sono spesso passate alla storia: nel 1933, allo Stadio ‘Littoriale’ di Bologna, ci fu la prima radiocronaca ufficiale di una partita, con la voce di Nicolò Carosio. Il quale, non potendo usare vocaboli originati dall’inglese, vietati dal regime fascista, quel giorno inaugurò un nuovo linguaggio calcistico: da goal a rete, da cross a traversone, da hands a mani, da offside a fuorigioco.

In quei quasi 50 anni, Italia e Germania Ovest hanno scritto alcune pagine di storia del calcio: la ‘Partita del Secolo’, Italia- Germania 4-3, semifinale dei Mondiali ’70 il 17 giugno 1970, allo Stadio Azteca di Città del Messico. Quel giorno, di fronte a oltre centomila spettatori, Italia e Germania misero in scena l’essenza del calcio in 120 minuti, in una delle pagine sportive entrate a far parte dell’immaginario collettivo, grazie anche ad un’ampia produzione letteraria e cinematografica. Fu la partita della staffetta Rivera-Mazzola, andarono a segno Boninsegna, Burgnich, Riva e Rivera, Schnellinger e due volte G. Müller. Poi l’Italia si arrese in finale al Brasile di Pelè. E come dimenticare la notte del ‘Bernabeu’, l’11 luglio 1982: finale del ‘Mundial’ in Spagna, dominio azzurro, finì 3-1 (rigore sbagliato da Cabrini, poi Rossi, Tardelli e Altobelli in rete) e l’esultanza in tribuna del presidente della Repubblica Sandro Pertini per il terzo Mondiale italiano.

Italia e Germania si ritrovarono ai Mondiali 2006: di nuovo in semifinale, come nel 1970, a Dortmund; si andò anche qui ai supplementari, Grosso e Del Piero staccarono il pass per Berlino, dove arrivò la quarta stella. Altra semifinale 6 anni dopo, a Varsavia, Europei 2012: fu la notte di Super Mario Balotelli, doppietta (2-1) che regalò all’Italia la finale poi persa con la Spagna. Sono passati 12 anni da quella vittoria, l’ultima con la Germania che da quel giorno ha messo insieme 2 successi e 4 pareggi, tra i quali quello ai Quarti di Euro 2016 a Bordeaux (1-1): il match si decise ai penalty e, dopo 18 rigori, i tedeschi esorcizzano la maledizione italiana nei grandi tornei.

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