Una comunità energetica rinnovabile (CER) è un soggetto giuridico i cui soci o membri possono essere cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le associazioni con personalità giuridica di diritto privato, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono, tramite i loro consumi, l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti a fonte rinnovabile. In una CER l’energia elettrica rinnovabile viene condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, connessi alla medesima cabina primaria, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia.
È una grande opportunità per le aziende in un mercato che soffre sempre di più la crisi energetica. Giampaolo Olivetti, presidente dell’associazione Impresa, associazione delle indutrie e delle pmi, è convinto delle grandi opportunità per le aziende se aderiscono alla CER.
Che ruolo possono avere le Comunità energetiche rinnovabili (CER) nel panorama industriale, con particolare riferimento al territorio laziale?
Le comunità energetiche rappresentano una straordinaria opportunità per le imprese, soprattutto dal punto di vista economico. Gli aderenti alle CER possono infatti beneficiare degli incentivi premio previsti dalla normativa nazionale per questa configurazione.
Ma i vantaggi non finiscono qui. Le comunità energetiche offrono anche notevoli benefici ambientali. Promuovendo lo sviluppo di impianti di energia rinnovabile, le CER contribuiscono alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e alla lotta contro il cambiamento climatico.
Inoltre, partecipare a una comunità energetica può migliorare l’immagine e la reputazione aziendale. La partecipazione alle CER dimostra infatti un impegno concreto verso la sostenibilità, rafforzando la fiducia dei clienti, dei partner commerciali e della comunità.
In sintesi, entrare a far parte di una CER significa investire nel futuro, contribuendo al contempo a un mondo più sostenibile e responsabile.
Secondo lei, le imprese sono consapevoli delle opportunità offerte dalle comunità energetiche rinnovabili?
All’interno dell’Associazione Impresa ci stiamo impegnando per aumentare la consapevolezza sulle opportunità offerte dalle comunità energetiche rinnovabili (CER), in primis tra i nostri membri, molti dei quali sono PMI che operano nel Lazio.
Uno dei nostri soci e consiglieri, Paolo Rinaldi, sta sviluppando un’iniziativa per realizzare la comunità energetica industriale nel Lazio – CER Imprese Lazio. La Comunità energetica industriale gestirà diverse Configurazioni, ovvero cabine primarie e relativi impianti di produzione da fonte rinnovabile (fotovoltaica) e imprese consumatrici, che riceveranno gli incentivi erogati dal GSE. I partecipanti alla CER condivideranno, tramite i loro consumi, l’energia elettrica rinnovabile.
Recentemente, abbiamo organizzato un evento per le nostre imprese, durante il quale Paolo Rinaldi e altri esperti hanno presentato il progetto, offrendo a tutti i partecipanti, e non solo, la possibilità di aderire attraverso il form di registrazione pubblicato sito di CER Imprese Lazio (www.cerimpreselazio.it).
Il nostro obiettivo è far sì che le imprese comprendano appieno le opportunità offerte dalla comunità energetica industriale e vi aderiscano.
Può fornirci qualche informazione aggiuntiva sul progetto CER Imprese Lazio? Ad esempio, come funziona e quali vantaggi offre alle imprese?
CER Imprese Lazio si basa su un modello di business innovativo e attrattivo per le aziende. Il funzionamento prevede che un soggetto imprenditoriale, Impresa Circolare, costituisca e gestisca la comunità energetica, assumendosi i costi di funzionamento e ricevendo in cambio un corrispettivo limitato, finanziato dagli incentivi e basato sull’energia condivisa all’interno della comunità.
Per facilitare l’avvio delle CER, il partner del progetto AI-Renewables si impegna a realizzare, a proprio investimento, impianti fotovoltaici da 1 MW in ciascuna delle 35 cabine primarie individuate nel Lazio. Questi impianti affiancheranno altri produttori che aderiranno alla comunità energetica industriale. Ogni anno le imprese riceveranno un incentivo di circa 100 euro per MWh condiviso. Questo incentivo sarà distribuito sia alle imprese produttrici sia a quelle consumatrici di energia, variando in base al prezzo medio annuo dell’energia. Quando il prezzo medio è alto, una quota maggiore sarà destinata ai consumatori; quando è basso, una quota più alta andrà ai produttori. Questo sistema aiuterà a stabilizzare il saldo netto sia per chi produce e vende energia sia per chi la compra.
È un’ottima occasione per le imprese di ottenere benefici economici con minimo sforzo, contribuendo al contempo alla tutela dell’ambiente. I vostri associati danno importanza alla sostenibilità aziendale?
Certamente! La sostenibilità è un obiettivo cruciale per molte delle nostre aziende associate, che stanno integrando pratiche sostenibili nei loro modelli di business. Esse riconoscono l’importanza di agire in modo responsabile verso l’ambiente e la società.
Un esempio evidente è il progetto CER Imprese, che coinvolge aziende come Impresa Circolare e AI-Renewables, che hanno posto la sostenibilità e l’innovazione al centro delle loro attività. Questo progetto crea opportunità di business all’avanguardia e responsabili. È incoraggiante vedere come un numero sempre maggiore di imprese stia adottando pratiche sostenibili per un futuro migliore.