Gli appuntamenti fino a giovedì 21 luglio della XI edizione della rassegna promossa dalla Pro Loco Sabaudia. Continua il racconto tra ritorni e novità. Martedì 19 protagoniste le atmosfere magiche della tarantella.
«C’è un desiderio di appartenenza che questa rassegna sembra esaudire e corrispondere. L’emozione di iniziare nuovamente cresce di anno in anno e non accenna ad affievolirsi. Tutto ricomincia esattamente da dove lo avevamo lasciato, come se ci stesse aspettando, ma la sorpresa è sempre immensa e ripaga delle ansie proprie di ogni nuovo inizio. Portare avanti 18 serate per 19 spettacoli, soprattutto nelle complesse condizioni che stiamo vivendo, non è cosa ordinaria, ma l’esperienza del Parco e la Commedia diventa per noi sempre più straordinaria». Le prime parole a caldo dopo la serata inaugurale della XI edizione della rassegna promossa dalla Pro Loco di Sabaudia, curata dal direttore artistico Umberto Cappadocia e dal presidente dell’Associazione Gennaro Di Leva, con i patrocini di Regione Lazio, Città di Sabaudia, Parco Nazionale del Circeo, UILT- Unione italiana libero teatro e Consorzio Pro Loco Circe ricambiano il caldo abbraccio del pubblico che si è stretto per dare il benvenuto alla undicesima edizione superando ogni computo da tutto esaurito.
Il teatro a cielo della cavea del Centro visitatori del Parco nazionale del Circeo, in queste prime serate che si protrarranno fino al 6 agosto, continua a mostrare uno dei suoi volti più belli: la lunga fila di persone che si incammina verso il Parco prima dell’inizio degli spettacoli, l’attesa paziente per assicurarsi un posto a sedere, o ancora coloro che la seduta la portano direttamente da casa e si sistemano oltre gli spalti o sul prato circostante. «Il Parco e la Commedia, come dimostrato anche in questi primi giorni di questa nuova avventura – sottolineano gli organizzatori – non appartiene a nessuno se non a tutti coloro che continuano a sceglierlo dopo tanti anni o che lo scoprono e iniziano ad amarlo corrispondendo quel senso di appartenenza che distingue una rassegna che si rinnova da undici edizioni. Pubblico, scene, attori e ambiente circostante si fondono e corrispondono innestando un dialogo che non ha nulla di paragonabile».
E tra ritorni e qualche novità Il Parco e la Commedia continua a raccontare una storia oltre i margini di quanto già scritto. Il quarto appuntamento in programma, martedì 19 luglio alle 21, vede protagonista la danza, linguaggio finora poco esplorato all’interno della rassegna, con lo spettacolo “Tarantella: ritmi popolari in viaggio”. In scena un collettivo di alcuni degli esponenti del nuovo panorama di ricerca delle tradizioni italiane del Centro Sud: i danzatori Viola Centi – anche alla regia – Andrea De Siena e Giulia Pesole accompagnati dai musicisti Mattia Dell’Uomo, voce e tamburello, e Simone Frezza, fisarmonica. Lo spettacolo, attraverso le melodie e armonie proprie delle musiche tradizionali (pizziche, tammuriate e tarantelle), vi porterà in un mondo di magiche atmosfere alla scoperta della famiglia delle tarantelle. Un moderno adattamento dell’epico viaggio di Ulisse, tra le italiche sponde a far da approdo, mentre le danze popolari del profondo sud scandiscono il tempo rituale. I piedi fremeranno e le mani inciteranno e sosterranno l’Odissea, archetipo universale del viaggio di scoperta e di ritorno alle origini. Un lavoro originale e inedito, che prevede un percorso attraverso le tappe italiche dell’eroe Ulisse, cullato dalle tradizioni coreutico – musicali italiane.
Assecondando i momenti di pura leggerezza che ritmano il racconto del Parco e la Commedia, mercoledì 20 sempre alle 21 è di scena la comicità estemporanea di Walter Del Greco che presenta “Frechete”, uno spettacolo di cabaret che trae la sua forza dirompente dalla dialettica tra mondo abruzzese e romanità, due anime che trovano spazio nell’anima dell’autore e interprete.
Cambio di scena e giovedì 21 – alle 21 – torna sul palcoscenico a cielo aperto del Centro visitatori la compagnia di Sabaudia, ma con chiari influssi partenopei, “Napul’è… Na” che presenta “Io… nun me sposo”, una commedia diretta da Titti Marino che trova linfa vitale in un susseguirsi di fraintendimenti diventati negli anni tratto peculiare della compagnia cresciuta di pari passo con il Parco e la Commedia.
Ogni appuntamento è come sempre a ingresso gratuito grazie all’imprescindibile sostegno economico di attività produttive che rinnovano il loro contributo e all’apporto degli Enti che con il loro appoggio consentono di portare in scena serate di teatro, dialogo e collaborazione, in uno dei luoghi più rappresentativamente “nostro” di questo territorio.