Esisteva nell’antichità, ma fu lanciato ricordando l’atollo Bikini dove gli Usa sperimentavano bombe nucleari. “Sarà esplosivo” dissero i sarti, ma divenne famoso solo nel 1958 con l’attrice BB.
È estate e si celebra sua maestà il bikini, il due pezzi più amato dalle donne, che sfoggiano in spiaggia fisico e moda. Costumi a due pezzi, chiamati subligaculum e strophium (la fascia per il seno), erano indossati già nell’antichità, come risulta dal ritrovamento di urne, affreschi e mosaici di epoca greca e romana (i più antichi risalgono addirittura al 1400 a.C.). Oggi, comunemente, con il termine bikini si indica il costume da bagno femminile, composto di due pezzi e che lascia la pancia scoperta mettendo in vista l’ombelico. Il pezzo superiore copre il seno ed una parte del busto o della schiena; ha una forma simile a un reggiseno e di solito ha una o due bretelle di sostegno. Il pezzo inferiore è uno slip, con una forma simile a una mutanda, che copre il pube, i genitali e una parte più o meno ampia dei glutei.
Se oggi il bikini è mutato nella sue veste e foggia, va detto che i primi costumi da bagno a due pezzi, che scoprivano parte della pancia lasciando coperto l’ombelico, comparvero nel 1935, anche se il bikini moderno è stato inventato dal sarto francese Louis Réard a Parigi nel 1946, introdotto ufficialmente il 5 luglio. Il nome richiama l’atollo di Bikini nelle Isole Marshall, nel quale negli stessi anni gli Stati Uniti conducevano esperimenti nucleari: Reard riteneva che l’introduzione del nuovo tipo di costume avrebbe avuto effetti esplosivi e dirompenti. Il modello di Reard rifiniva il lavoro di Jacques Heim che, due mesi prima, aveva introdotto l’Atome (così chiamato a causa delle sue dimensioni ridotte), pubblicizzato come il costume da bagno più piccolo al mondo. Reard rese l’Atome ancora più piccolo, ma non riuscì inizialmente a trovare una modella che osasse indossarlo. Finì quindi per ingaggiare come modella Micheline Bernardini, spogliarellista del Casino de Paris.
Negli Stati Uniti il bikini non fu accolto favorevolmente e ci vollero quindici anni perché venisse accettato. Nel 1950 il nuovo costume fu criticato da Fred Cole, noto produttore statunitense di costumi da bagno, nel 1951 i bikini furono proibiti al concorso per Miss Mondo e negli anni Cinquanta il bikini in spiaggia fu vietato in Italia, Spagna, Portogallo e anche nella costa atlantica della Francia e in diversi stati degli USA, ma le foto di Brigitte Bardot in bikini riprese nel 1953 su una spiaggia di Cannes resero popolare il costume in Costa Azzurra, così nel 1958, il bikini di Brigitte Bardot nel film Piace a troppi cominciò a creare un mercato per il costume negli USA. E da lì divenne per davvero esplosivo.